AB Florence assolta: non ha prodotto 300 portafogli Bulgari in più per il mercato parallelo

Il nome dell’imprenditore fiorentino Andrea Bacci, considerato vicino alla famiglia Renzi, è ormai noto alla cronaca per numerosi episodi, non ultima l’intimidazione a colpi di pistola contro la sua auto a gennaio, ma anche per la crisi finanziaria che ha travolto parte delle sue attività. Si torna a parlare di lui perché è appena stato assolto dal tribunale di Firenze dall’accusa di aver fabbricato, nella sua azienda di pelletteria AB Florence di Scandicci, 300 portafogli a marchio Bulgari in sovrapproduzione rispetto agli impegni contrattuali. I fatti risalgono al 2009, quando AB Florence lavorava come contoterzista per la maison. Gli accessori “contraffatti” furono rintracciati durante un’operazione di controlli a tappeto promossa da Bulgari per combattere il giro di falsi intorno ai suoi prodotti. I portafogli, molto simili agli originali, riportavano il marchio Bulgari e il codice del produttore: AB Florence. La pelletteria di Bacci sembrava quindi aver approfittato della licenza per fabbricare prodotti in più da smerciare nel mercato parallelo. La difesa ha sostenuto che il codice del produttore nei portafogli intercettati non fosse originale, ma anch’esso contraffatto. Bacci è stato quindi assolto ma la vicenda ha guastato i rapporti di lavoro tra Bulgari e la AB Florence che andavano avanti da circa 25 anni e con ricavi per l’azienda di Scandicci che si aggiravano intorno ai 5-6 milioni di euro l’anno. Pende ora in sede civile un contenzioso per risarcimento danni promosso dallo stesso Bacci contro la casa di moda. (mvg)

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