I propositi di espansione di Assocalzaturifici lungo la filiera della pelle si scontrano con il deciso “no” di Aimpes, che non ha alcuna intenzione di farsi assorbire dall’associazione dei produttori di scarpe. Tutto inizia da un comunicato stampa lanciato da Assocalzaturifici, che comunica la richiesta giunta da 140 aziende produttrici di accessori e componenti per calzatura che “supportate dagli uffici romani di Confindustria” si sarebbero rivolte alle rappresentanze dei loro clienti per individuare sinergie. In altre parole, un probabile accorpamento. La cosa piace a Roma, dove la riforma Pesenti del sistema confindustriale si basa sulla necessità di accorpare più settori limitrofi. Ecco dunque il segnale lanciato dal presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti: “Tendiamo la mano per un ulteriore completamento del prodotto-filiera anche all’associazione che rappresenta i produttori di borse e pelletteria, Aimpes”. Che ieri sera ha risposto, sempre tramite comunicato, con una borsettata. ”Stupisce – scrive Aimpes – che altre realtà associative si propongano oggi di rappresentare mondi, realtà, produzioni e aziende che hanno fatto della loro specificità e singolarità il proprio punto di forza. Stupisce altresì che si pretenda di far passare la linea del “tutti insieme è meglio”, quando, al contrario, l’autonomia operativa e rappresentativa delle singole associazioni è il valore aggiunto che, negli ultimi anni, ha permesso di tutelare al meglio i settori, variegati e disomogenei, che vanno sotto il nome di “accessorio moda”. La conseguente dichiarazione di Giorgio Cannara (nella foto), presidente Aimpes, è”: Un conto è attuare strategie condivise su specifici progetti e obiettivi, altra cosa è demandare a terzi questo ruolo. Aimpes conosce meglio di chiunque altro i produttori di borse e i pellettieri italiani e proprio per questo li rappresenta al meglio e a tutti i livelli da anni…e continuerà a farlo nell’ambito della propria sfera di mercato”. (ag)
Aimpes, “borsettata” ad Assocalzaturifici
