Kate Spade: rivoluzione commerciale e occhi puntati sulla Cina

Kate Spade chiuderà i 19 negozi della linea economica, Kate Spade Saturday, e i 12 di quella maschile, Jack Spade. La strategia, che dovrebbe essere messa in atto entro la metà 2015, dovrebbe generare disponibilità finanziarie per 30 milioni di dollari a fronte di costi “non liquidi” pari a altri 9 milioni. Non solo: l’attenzione di Kate Spade si sposta anche con decisione verso il mercato cinese, dove è stata creata una joint venture con l’agenzia Joyce Group’s Walton per velocizzare la penetrazione e indirizzarsi alla neo-arricchita classe media cinese. La strategia di Kate Spade, avviata un anno fa con l’acquisizione della propria filiera asiatica per 34 milioni di dollari versati all’ex partner Globalluxe, consiste nell’affidarsi interamente a Joyce Group’s Walton, che sarà proprietario del 50% delle filiali Kate Spade China e Kate Spade HMT. L’accordo, della durata di almeno 10 anni, prevede che tutti i flagship Kate Spade presenti nell’area Grande Cina facciano capo ad una sola struttura; l’obiettivo è raggiungere nel lungo termine quota 100 boutique. (pt/ap)

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