Levi’s, dal denim a una capsule collection di borse in vitello

Levi's lancia una capsule collection usando pelle di vitello

Correva l’anno 1853 e il fondatore del marchio, Levi Strauss, avviò la sua attività a San Francisco vendendo stivali, cinture e guanti in pelle a minatori e allevatori. Poi divenne il sinonimo universale del denim. Ora lancia una borsa, modello L Bag, il cui tratto distintivo è ben preciso: la pelle.

Fatta in Italia
Oggi, esclusivamente sul mercato europeo e attraverso una distribuzione molto limitata, Levi’s ha lanciato L Bag, una capsule collection formata da 5 borse in pelle. Nell’ordine: una tracolla, un secchiello, una miniborsa a secchiello, una tote bag e una saddle. I prezzi vanno da 150 a 300 euro. Le borse vengono realizzate in Italia. Più precisamente, da L.C.B. Company, azienda che ha sede a San Martino Buon Albergo (Verona), da sempre partner del brand californiano.

Pelle di vitello
Come scrive MF Fashion, per la confezione delle borse spicca l’utilizzo di “pellami di vitello francesi tinti con prodotti vegetali in Italia”. Karyn Hillman, chief product officer di Levi’s, spiega così la decisione di avviare il progetto L Bag: “L trae ispirazione dallo stile naturalmente chic di certe donne a cui abbiamo infuso un che di moderno mutuato dal nostro autentico retaggio Levi’s. Si tratta di borse sofisticate e al contempo semplici, rifinite, ma casual, che conferiscono quel tocco senza tempo”. (mv)

Immagini tratte da levi.com

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