L’X Factor delle stiliste fiorentine: Barbara Borghini vince con le scarpe Gia Couture Firenze, Maria Sole Cecchi con le borse Les Petits Joueurs

Hanno storie diverse ma la stessa scintilla di genialità fiorentina, Barbara Borghini e Maria Sole Cecchi, quell’ingrediente in più di creatività fuori dagli schemi che ha permesso loro di raggiungere con una velocità impressionante un grande successo nel panorama della moda. La prima è ceo e direttore creativo di Gia Couture Firenze (un modello in foto), brand di calzature artigianali nato a fine 2015 e diventato in meno di anno un nome di rilievo. Dal lancio, nell’estate 2016, dei primi 7 modelli di sandali in cuoio decorati da pon pon colorati, in poco tempo sono arrivati ordini anche da Stati Uniti e Inghilterra, grazie ai quali la collezione si è potuta ampliare a 15 modelli per l’autunno-inverno. Dalle ciabattine al mocassino (create con l’art direction di Domenico Strecapede) i materiali usati vanno dal velluto alla pelliccia e al feltro, e la produzione è tutta in Toscana, come nel caso delle borse Les Petits Joueurs di Maria Sole Cecchi, ideate e realizzate a Calenzano. La giovane designer nel 2013 ha intrapreso la strada della moda quasi per gioco (aggiungendo mattoncini Lego per rinnovare una clutch) e adesso si ritrova ad essere annoverata nella classifica Bof500, tra i nomi più significativi dell’industria della moda mondiale della rivista Business of Fashion (500 people shaping the global Fashion Industry). In tre anni le sue creazioni hanno raggiunto 145 Paesi e sono presenti in 200 tra i più prestigiosi store del mondo (tra cui Bergdorf Goodman, Saks Fith Avenue, Neiman Marcus). Dalle 300 borse degli inizi, oggi la produzione di Les Petits Joueurs tocca i 15.000 pezzi all’anno. (mvg)

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