Marco Palmieri (Piquadro): “Il lavoro c’è, mancano i dipendenti”

Da una dichiarazione di esuberi all’assunzione di oltre 20 lavoratori. È quanto avvenuto nello stabilimento The Bridge di Scandicci dopo l’acquisizione da parte di Piquadro, il cui fondatore Marco Palmieri (nella foto Imagoeconomica) ha spiegato in un’intervista a La Repubblica Bologna che, “adesso siamo a 1.130 (dipendenti, ndr) in tutto il gruppo“. Se da un lato le prospettive sono positive, dato un bilancio che Palmieri anticipa essere “poco sotto i 150 milioni di euro, contro i 97,6 dell’anno precedente”, dall’altro il manager si dice preoccupato per il fatto che in Italia “non si riesca a imboccare la strada della crescita”. Tra i tanti problemi, però, Palmieri punta i riflettori su quello della scarsità di formazione: “Nell’area di Firenze sono concentrate le grandi case della moda per la pelletteria e non si trovano dipendenti – spiega al quotidiano -. E assicuro che gli stipendi sono alti. Poi non si trovano figure per il mondo digitale“. In attesa di conoscere i dati ufficiali registrati dal gruppo nel 2019, resi noti solamente dopo l’approvazione del bilancio (che avverrà a breve), il manager spiega che tutti e tre i marchi di casa (Piquadro, The Bridge e Lancel) stanno andando molto bene. Il secondo, in particolare, “è un gioiellino e cresce a doppia cifra” mentre Lancel “è tornata a crescere nei 10 mesi della nostra gestione”.

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