Pelletteria: c’era una volta Roberta di Camerino. Il brand (proprietà cinese) punta al mercato italiano

Lo storico brand di borse e pelletteria Roberta di Camerino cerca, di nuovo, il rilancio in Italia. Nel 2008 il brand fondato nel 1945 dalla stilista e nobildonna veneziana Giuliana Coen Camerino (per tutti Roberta di Camerino, scomparsa nel 2010), era stato ceduto dalla famiglia ai soci fondatori di Miss Sixty, Wicky Hassan e Renato Rossi. Il gruppo ebbe difficoltà tant’è che entrò in concordato preventivo. Il brand Roberta di Camerino rimase però nelle mani dei due soci per essere venduto nel 2014 a United Trademark Group, fondo cinese specializzato nell’investimento in brand sottovalutati, per rilanciarli soprattutto sul mercato cinese. Ora UTG punta all’Italia. Vuole raddoppiare i punti vendita riservati alle borse (dagli attuali 130 ad almeno 250) e arrivare a 150 punti vendita destinati alla calzatura. Obiettivo: raggiungere sul mercato nazionale un fatturato di 1,5 milioni di euro per la primavera-estate 2019 e tra i 3,5 e i 4,5 milioni entro il 2020. Dopo una capsule collection presentata nel 2017, il vero debutto di una collezione Roberta di Camerino arriverà con la primavera-estate 2018. Un piano di rilancio per un brand storico del made in Italy che nel 1956 vinse l’Oscar della Moda e che con la borsa Bagonghi conquistò il jet set degli anni ’50 e ’60. (mv)

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