Richemont pronta a pagare per liberarsi di Lancel

Richemont non entra nei dettagli dei bilanci aziendali, ma è noto che il gruppo svizzero da tempo stia cercando acquirenti per Lancel, di cui non è soddisfatta. Si parla di perdite per 10 milioni di euro, a fronte di un fatturato di 125. Ed è per questo che Richemont ha appena chiesto alla banca d’investimenti Nomura di reperire un acquirente visto l’insuccesso dei passati negoziati. In questo caso è disposta a spingersi più in là: immettere nei bilanci di Lancel 20 milioni di euro, ovvero le perdite degli ultimi due esercizi. Al momento, sono tre i potenziali gruppi interessati: Change Capital (specializzato in ristrutturazioni di aziende in perdita), Lion Capital (esperta in prodotti al consumo, tra gli investitori di Jimmy Choo e AllSaints) e l’asiatica Swire, che necessita però di un co-partner. Richemont (proprietaria di Dunhill) vuole concentrarsi sui brand che generano alti margini, come Cartier e Van Cleef & Arpels, per cui gli analisti si attendono che in tempi medi proceda analogamente per brand quali Chloe and Shanghai Tang e Baume & Mercier.

Anche Kering segue un tracciato analogo: versare 300 milioni di euro e attirare un acquirente per La Redoute, la sua azienda di vendita per corrispondenza. (pt)

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