Samsonite e le acquisizioni: quella di Tumi (2016) fa volare i conti e il futuro potrebbe riservare sorprese

Tumi mette il turbo a Samsonite. Il gruppo specializzato in valigeria, che oltre a Samsonite e Tumi controlla anche American Tourister ed eBags, ha chiuso il 2017 a quota 3,49 miliardi di dollari (oltre 2,83 miliardi di euro) con un aumento del 23,3% rispetto al 2016. Anche il margine operativo lordo è aumentato del 19,5% a 580,3 milioni di dollari (471,2 milioni di euro). Il marchio Tumi (valigeria e accessori di alta gamma con la pelletteria in primo piano) ha contribuito ai ricavi con 678,1 milioni di dollari (550,6 milioni di euro). Nel periodo 1 agosto/31 dicembre 2017 le sue vendite sono cresciute del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando è ufficialmente iniziata la gestione Samsonite. Tutte le categorie di prodotto hanno registrato una buona performance nelle vendite. “Abbiamo registrato una crescita molto soddisfacente nel 2017, ulteriormente supportata da una forte performance delle aziende Tumi ed eBags in seguito alla loro integrazione nel gruppo”. Una soddisfazione che potrebbe diventare la spinta per ulteriori, interessanti, sviluppi, orientati verso accessori “più fashion”. Quali, li spiega Timothy Charles Parker, presidente Samsonite, a Bloomberg: “Strategicamente, siamo piuttosto interessati alla pelletteria. Vogliamo trovare un marchio che si adatti al resto del nostro portafoglio di prodotti” e che, “abbia una concreta dimensione internazionale. Non ci spaventa il dover investire in modo deciso per un buon affare…”.

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