Scuola e formazione per il futuro di scarpe e borse

Due idee diverse per concezione, ma unite dallo stesso obiettivo: quello di dare nuova linfa alla calzatura e alla pelletteria italiane partendo dalla formazione di tecnici, artigiani e manager. Aspi, l’alta scuola di pelletteria italiana, centro di eccellenza che con le sue due sedi a Scandicci e Pontassieve serve tutto il distretto fiorentino della pelletteria di lusso, ha chiesto agli imprenditori, per voce della direttrice Laura Chini, dei finanziamenti per la scuola al posto dei “soliti” regali di Natale. “L’idea l’ha avuta un imprenditore della pelle stufo di dover fare sempre i soliti regali di Natale – ha raccontato la direttrice – che ha deciso di finanziarci. Noi abbiamo allargato la possibilità alle altre 2.700 aziende del distretto fiorentino anche perché siamo in un momento di difficoltà”. E sulla stessa linea è nata l’iniziativa “Il tessile ed il calzaturiero: sinergie tra scuola, istituzioni locali e realtà produttive”, nel corso della quale è stato presentato il corso di studi quinquennale con indirizzo “Calzature e Moda” da parte dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Napoli. “In questo modo – ha spiegato Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli – è possibile mettere in relazione le proposte formative della scuola con le esigenze rappresentate sul territorio dagli operatori del settore”. (mc)

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