Tod’s per sé, Miroglio per Trussardi: la pelletteria resta il focus

Tod’s per sé, Miroglio per Trussardi: la pelletteria resta il focus

La pelletteria resta centrale per Tod’s e per il rilancio di Trussardi. Il momento congiunturale negativo che sta attraversando il settore nel suo complesso sembra non influenzare troppo le strategie a medio e lungo termine dei marchi. Ecco, quindi, che per il gruppo Tod’s la pelletteria riconferma la sua dimensione di driver di crescita. Mentre Miroglio la ritiene la categoria su cui investire per far ripartire il neoacquisito Trussardi. Il tutto, nella logica di un percorso che – nonostante la distanza tra le due realtà – li accomuna nello sviluppo di operazioni finanziarie che cambieranno il loro assetto.

La pelletteria resta il focus

Tod’s per sé

Tod’s ha chiuso il 2023 con il record di fatturato (1,13 miliardi di euro, +11,9% rispetto al 2022) e con un utile netto di 50 milioni, un valore più che raddoppiato rispetto a quello del 2022. 5.211 i dipendenti, con 286 assunzioni l’anno scorso. In tutto questo c’è lo zampino della pelletteria, la categoria con la maggiore crescita a cambi costanti: +20%. Una categoria che, soprattutto, offre grande marginalità. Cinzia Oglio, responsabile delle relazioni con gli investitori del gruppo Tod’s, ha spiegato agli analisti che le calzature sono prodotte per il 45% internamente, la pelletteria per un terzo, mentre l’abbigliamento è interamente esternalizzato.

La risposta di Consob

Oglio ha sottolineato come a gennaio e febbraio le vendite siano state “in linea con il settore”. Da notare, però, che a febbraio c’è stata “una crescita a livello globale a eccezione della Cina”. La manager ha, poi, rivelato che una risposta di Consob al piano di acquisto delle azioni Tod’s presentato da L Catterton (propedeutico al delisting) è attesa entro la fine di marzo (fonte WWD). Il veicolo della famiglia Arnault sta acquistando azioni Tod’s e, alla data di ieri (12 marzo 2024), era salito al 7,424% del capitale sociale del gruppo italiano.

Miroglio per Trussardi

Miroglio ha speso 35 milioni di euro per comprare il marchio Trussardi, i suoi 15 negozi, l’archivio e i diritti di licenza. “Quello che pagheremo andrà principalmente a soddisfare i creditori nel contesto della procedura di ristrutturazione” ha detto il CEO del gruppo Miroglio, Alberto Racca, in un’intervista a ClassCNBC. L’obiettivo di Miroglio è ristrutturare l’organizzazione Trussardi, potenziare il core business della pelletteria e garantire la continuità industriale. “Non ci servirà un designerstar. A curare lo stile sarà un team”, ha spiegato Racca che vuole inserire Trussardi nel segmento entry level del lusso. “Oggi il lusso esclude sempre più clienti, con aumenti di prezzo che post Covid sono stati di circa il 70%. Così si è aperto uno spazio di mercato in cui pensiamo che il patrimonio di storia e il posizionamento premium possano creare le condizioni ideali per il rilancio di Trussardi” ha detto lo stesso manager. (mv)

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