Trasparenza e tracciabilità di filiera: la parola a Jules & Jenn

Trasparenza e tracciabilità di filiera: la parola a Jules & Jenn

Valorizza gli artigiani. Ne preserva la filiera. Offre ai consumatori finali prodotti con un prezzo privo di ricarichi commerciali. E applica massima trasparenza e tracciabilità, indicando da dove proviene ogni prodotto e il materiale con cui è stato realizzato. Jules & Jenn è un marchio francese che produce anche in Italia, usa pelle italiana e vende esclusivamente sul proprio sito internet. È stato protagonista dell’acquisizione di Faune, un piccolo cinturificio transalpino (5 dipendenti) che rischiava di sparire. Con questa operazione ne ha preservato l’esistenza, garantendosi la continuità delle proprie forniture. Per capirne di più di questa filosofia abbiamo intervistato la co-fondatrice di Jules & Jenn, Jennifer Maumont.

Trasparenza e tracciabilità

Cosa pensa del futuro delle piccole imprese artigianali della filiera pelle?

Sono chiaramente in pericolo. Ma la crescente domanda di prodotti made in Europe sta spingendo le grandi aziende a ripensare il modo in cui producono i loro beni. Così, alcune di esse stanno iniziando a rilocalizzare parte della loro produzione. Pertanto, c’è una reale opportunità nell’industria della moda di tornare ai vecchi tempi e salvare la tradizione dei capi ben fatti.

Come avete identificato e scelto i vostri produttori?

Le piccole fabbriche dove vengono realizzati i nostri prodotti sono tutte situate nell’Unione Europea (Francia, Portogallo, Italia e Spagna) per rispettare le norme europee in termini di condizioni di lavoro. Le abbiamo selezionate per il loro know-how tradizionale e la loro specializzazione nei vari settori.

L’Italia, la pelle

Qual è il vostro rapporto con l’Italia?

Abbiamo fabbriche in Italia, dove produciamo la maggior parte dei nostri sandali. Usiamo pelle italiana per tutte le nostre borse, la piccola pelletteria e per un terzo delle nostre calzature. E non siamo mai stati delusi dalla sua qualità.

Perché avete scelto la pelle come materiale sostenibile?

Oggi, la maggior parte della collezione è in pelle, che risulta essere un materiale antico-atavico-ancestrale. Nonché nobile, naturale e, soprattutto, sostenibile. Infatti, per analizzare l’impatto ambientale dei prodotti che indossiamo, è essenziale analizzare il loro ciclo di vita. Cioè la loro resistenza nel tempo. In questo modo la pelle, materiale robusto ed estremamente durevole, resiste molto meglio nel tempo rispetto ad altri materiali. Tuttavia, siamo sempre alla ricerca di alternative innovative, come i tessuti riciclati o upcycled.

 

 

Slow fashion

Come e quando è nato il progetto Jules & Jenn?

È nato nel 2016. Julien Maumont e io (nella foto a destra) abbiamo deciso di girare il mondo per un anno. Ci siamo resi conto della bellezza e della fragilità del nostro pianeta e, al ritorno, abbiamo deciso di lasciare i rispettivi lavori per avviare insieme un’impresa familiare incentrata su un approccio slow fashion.

Com’era Jules & Jenn prima della pandemia e com’è ora?

La crisi Covid ha dato impulso alle attività di e-commerce in generale e il 64% dei francesi ha aumentato il consumo di prodotti made in France dall’inizio della pandemia (fonte: Opinion Way). Grazie a questo cambiamento di mentalità nel modo di fare acquisti, in questo periodo siamo fortunatamente riusciti a crescere.

Che prospettive avete?

Miriamo a sviluppare il nostro approccio eco-conception analizzando profondamente la carbon footprint della nostra attività e dei nostri prodotti. Ora che siamo entrati direttamente nella produzione, grazie alla collaborazione con il nostro laboratorio di fabbricazione di cinture nel sud della Francia, vogliamo sviluppare la nostra gamma di prodotti made in France. (mv)

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