Kazakistan: 5 anni di stop per l’export di grezzo

Stop non più temporaneo all’export di pelli bovine dal Kazakistan. Il governo del Paese asiatico sta lavorando a una misura per rendere definitivo il divieto che, da gennaio 2018, aveva durata semestrale. Durata prevista: cinque anni. Obiettivo: incoraggiare, come si legge sui media locali, gli operatori locali a valorizzare la produzione interna. Insomma: niente di nuovo sul fronte del protezionismo.

Piano triennale
La decisione rientra nell’ambito di una serie di interventi programmati per il triennio 2019-2021. Ognuno di essi dovrebbe essere focalizzato al sostegno di tutta l’industria leggera kazaka. Il punto più “caldo” riguarda la necessità di regolamentare le esportazioni, prevenendo crolli di fatturato e incrementando, appunto, il valore della produzione nazionale. Conseguenza diretta: il governo si attende una crescita dei ricavi derivanti dalle tasse, nonché la creazione di nuovi posti di lavoro, in particolar modo lungo nella filiera della pelle.

Approvvigionamento
I ministeri dell’Industria e dell’Agricoltura stanno lavorando di comune accordo anche per rinvigorire la rete di approvvigionamento. Il primo problema che si trovano a dover risolvere è la disponibilità di credito per allevatori e imprenditori, in particolare quelli specializzati in pelle e accessori. Attualmente, il Kazakistan conta poco più di un migliaio di imprese attive nel settore dell’industria leggera, tra cui quelle impegnate in tessile, abbigliamento e pelletteria.

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