E-commerce, nel 2020 un acquisto su 4 è di accessori e abbigliamento. Le griffe? Sono in ritardo

Il sistema del lusso si dia una mossa, altrimenti perde il treno dell’e-commerce: lo shopping online aumenterà, ma non è detto che passi dalle boutique digitali delle griffe. Lo sostiene la ricerca di Bank of America Merrill Lynch presentata ieri durante il Milano Fashion Global Summit. La penetrazione dell’e-commerce nel giro di quattro anni passerà su scala globale dall’attuale valore del 12,6% al 19,8%. A trainare la crescita saranno soprattutto le vendite di abbigliamento e calzatura (+15%), che nel 2020 rappresenteranno un quarto del sell out totale online. Il report di Bank of America, però, sottolinea che mentre alcuni brand (Kate spade, Tory Burch, Ralph Lauren meglio di tutti) hanno già un buon grado di penetrazione online, le griffe del lusso appaiono generalmente in ritardo con l’appuntamento con l’e-commerce: la quota dello shopping digitale sotto il controllo dei marchi alto di gamma passerà dall’attuale 7% al 15%. Ad avvantaggiarsi del vuoto lasciato dalle maison sono i portali multibrand. In particolare Amazon, il più grande retailer USA di moda e accessori, per cui si prevede una crescita organica del 30% grazie alla sua capacità di intercettare i Millennial, già oggi meno focalizzati sulla singola griffe e concentrati sulle opportunità offerte dal digitale. (rp)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×