Domani iniziano i saldi, molti negozi però hanno già abbassato i prezzi. Protestano le associazioni di categoria

Domani cominciano i saldi in molte città italiane: Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli sono le principali piazze che daranno il via alle vendite scontate. C’è attesa tra i turisti stranieri ma anche in tutto il sistema moda, che cerca un po’ di ossigeno sul fronte liquidità. Proprio per questo motivo, le svendite di fine stagione sono di fatto già iniziate e ad abbassare i prezzi ci sono anche le grandi firme, con riduzioni che quasi ovunque sfiorano il 50 per cento per poi allungare il passo fino al 70 per cento a fine mese. I turisti stranieri gongolano e hanno preso di mira già i negozi da assaltare. Purtroppo non sarà così per gli italiani, la cui disponibilità di spesa è sempre più ridotta. Nelle calzature, ad esempio, dai 161,4 milioni di paia acquistati nel 2000 siamo arrivati a circa 145 milioni, con una tendenza che è proseguita anche nel primo semestre 2014. Inoltre, secondo Assocalzaturifici, almeno un acquisto su due viene effettuato nel periodo dei saldi, riducendo la marginalità dei negozianti. Pur di fare cassa, i saldi si trovano più o meno tutto l’anno, suscitando le proteste delle associazioni di categoria come Confesercenti e Confcommercio, che se la prendono con le confusionarie leggi italiane: “Fatta così, senza regole che tutti dovrebbero rispettare, la svendita si ritorce contro tutti: contro i commercianti e contro i consumatori, che non sanno più quale sia il valore della merce che comprano”, affermano le associazioni di categoria. (mv)

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