Gli USA e i retail: “Segnali rassicuranti nei prossimi mesi”, dicono gli analisti. Benissimo l’arredo, lenta la scarpa

Niente paura, la situazione migliorerà. In piena Apocalypse Retail, negli Stati Uniti i principali analisti finanziari provano a gettare acqua sul fuoco della preoccupazione e del nervosismo che inizia a rendere incerto il mercato (lo si è notato nei giorni scorsi durante Lineapelle New York, 18-19 luglio). In base alle ultime previsioni, infatti, il secondo semestre 2017 presenta incoraggianti prospettive nel retail per il miglioramento dei tradizionali fattori macroeconomici: “Aumento del reddito pro-capite e della fiducia nell’economia, dovuta alla forza del mercato azionario ed alla crescita dell’occupazione” sintetizza James Bohnaker, economista di IHS Markit. Il quale aggiunge: “Dalle elezioni di Trump il tasso di disoccupazione è pari al 4,4%, in pratica non lavora chi non vuole”. Per il retail le previsioni sono di un aumento complessivo del 3,8%, mentre abbigliamento e calzatura si fermeranno al +2% “per via della debolezza dei department store”. Definita “brillante” la prospettiva dell’arredamento: “Il tasso di acquisti di abitazioni esistenti è decollato a marzo alla media maggiore vista negli ultimi dieci anni” nota l’analisi mensile di Furniture Insights. “I Millennials stanno arrivando dal mercato degli affitti e desiderano mobili e divani di maggiore qualità e gusto moderno” spiega Furnishing Digest. (pt)

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