Gucci, Church’s e Chanel s’impongono nella guerra retail di Milano

Gucci, Church’s e Chanel s’impongono nella guerra retail di Milano

Le vetrine della Galleria Vittorio Emanuele sempre più ambite: quella di Milano si configura come una vera e proprio guerra retail. E allora l’ultimo bollettino racconta che Gucci ha conquistato lo spazio ex Massimo Dutti. Il brand guidato da Marco Bizzarri si aggiudica i 956 metri quadrati in Galleria grazie a un’offerta di 4,5 milioni di euro di canone annuo di affitto (la base d’asta era di 3,1 milioni di euro). Chanel ha ottenuto, intanto, gli spazi dell’ex albergo diurno Cobianchi. Per i 1.096 metri quadrati (da ristrutturare) affacciati su Piazza Duomo ha scalzato Damiani, che aveva ottenuto un’assegnazione provvisoria. Church’s si riconferma nella vetrina di via Marino (73 mq) con un’offerta di 610.000 euro.

La guerra retail di Milano

Il Comune di Milano si sfrega le mani e le sue casse sorridono. La rendita di Galleria Vittorio Emanuele si alza anno dopo anno. Se nel 2017 i canoni di affitto incassati ammontavano a 30 milioni di euro, secondo i conteggi apparsi sul Corriere della Sera, nel 2022 supereranno i 65 milioni di euro. La novità più interessante degli ultimi bandi è Chanel. La griffe ha chiesto al Comune di poter disporre dei locali dell’ex Cobianchi. Il Comune ha quindi indetto una gara. L’ha vinta Damiani con un’offerta da 1,3 milioni di euro (rispetto a una base d’asta di 200.000 euro). Chanel ha esercitato il diritto di prelazione e, pareggiando l’offerta della gioielleria, ha ottenuto l’assegnazione definitiva del locale. La maison si impegna a realizzare a proprie spese la ristrutturazione necessaria per trasformare i locali in uno spazio multifunzionale ed espositivo.

 

 

Dove c’era Dutti

Nei locali di via Pellico, prima occupati dal brand Massimo Dutti (cinque piani con tre vetrine), arriverà Gucci. Partendo da una base d’asta di 3,1 milioni di euro, la griffe dalla doppia G è arrivata ad offrire 4,5 milioni di euro di canone annuo. Infine, nello spazio di via Marino (base d’asta 211.000 euro all’anno per 73 metri quadrati) si riconferma Church’s, che ha vinto la gara con un’offerta da 610.000 euro, superiore al precedente canone. (mv)

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