Lusso e boutique: a Milano (forse) è finita la disfida della Galleria, a Roma aperture a pioggia

Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Milano e Roma, nuove vetrine e molta pelle. Saranno Yves Saint Laurent e Moncler a occupare i posti libero alla Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Il Tar della Lombardia ha, infatti, rigettato i ricorsi presentati da Luxottica e Moreschi contro l’assegnazione del locale alla casa di moda francese che, così, si è aggiudicata lo spazio ex Nara Camicie, di circa 80 metri quadrati, offrendo 1 milione di euro di affitto all’anno. Le due società avevano presentato ricorso per chiedere l’annullamento del bando perché, a loro dire, ci sarebbe stata una sproporzione nella valutazione delle offerte da parte del Comune. Moreschi non si dà per vinto. Secondo CorSera la decisione del Tar sarebbe “solo una prima e sommaria disamina della questione da parte del giudice amministrativo che si pronuncerà nel merito solo ad esito di un’attenta valutazione dei motivi di contestazione”. Secondo il brand calzaturiero il bando avrebbe favorito i giganti del lusso a scapito delle aziende italiane. Moncler, invece, è in pole position per rilevare gli spazi da 748 metri quadrati occupati in precedenza da Urban Center, il punto informazioni del Comune, sempre in stessa Galleria. L’unica offerta pervenuta è finora quella del brand guidato da Remo Ruffini. Bisognerà poi aprire la busta per valutare l’offerta considerando che la base d’asta era di quasi 1,2 milioni di euro. Nuove vetrine anche a Roma, in particolare tra piazza di Spagna, via del Babuino e piazza San Lorenzo in Lucina. Bottega Veneta sostituirà Sephora in piazza di Spagna. La pelletteria di Delvaux dovrebbe occupare gli spazi lasciati da tempo da Burberry in San Lorenzo in Lucina. Gianvito Rossi aprirà entro la fine dell’anno lo store monomarca in via Bergonone. (mv)

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