E-luxury: gli incassi vanno a gonfie vele, generare profitti è un problema. Fartfetch conferma

Il paradosso degli e-tailer: le vendite crescono, ma il problema è generare profitti, minacciati dagli investimenti necessari per affrontare una sfida sempre più agguerrita. Zalando ha annunciato che potrebbe chiudere l’attuale esercizio con una perdita. Cosa che, invece, è già accaduta a Farfetch, nonostante il consistente aumento di fatturato. I ricavi 2016 dell’e-tailer inglese sono stati pari a 151,3 milioni di sterline (168,64 milioni di euro) con un aumento del 74% (e nel 2017, dice, “mantiene una crescita a ritmo molto sostenuto”), ma anche le perdite sono aumentate del 18% arrivando a 34 milioni di sterline (38,2 milioni di euro). “Nel corso dell’anno, abbiamo focalizzato i nostri investimenti sulla tecnologia, nonché l’acquisizione e l’assunzione di clienti per sostenere la nostra crescita” ha spiegato la perdita l’imprenditore portoghese e fondatore della piattaforma José Neves. Nel gennaio scorso Exane BNP Paribas aveva promosso a pieni voti Farfetch che impiega oltre 1.900 persone e lo scorso giugno, ha iniziato a preparare l’IPO per fare ingresso alla Borsa di New York. Secondo gli analisti la società potrebbe essere valorizzata fino a 5 miliardi di dollari (4,23 miliardi di euro) “Farfetch si sta imponendo come l’unica piattaforma di lusso a livello mondiale” ha chiuso Neves. (mv)

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