Retail USA, crisi finita? Per Macy’s, Nordstrom, Kohl’s (forse) sì. Per Sears, JC Penney e Hudson’s Bay, insomma…

Per Macy’s, Nordstrom (nella foto), Kohl’s la crisi potrebbe essere finita. Per Sears, JC Penney e Hudson’s Bay, invece, continua. Le insegne USA hanno chiuso il primo semestre con risultati non omogenei, che hanno premiato quelle capaci di indovinare le strategie di rinnovamento e ristrutturazione. Come Macy’s, Nordstrom e Kohl’s, che hanno iniziato a raccoglierne i benefici, registrando decisi aumenti sia nelle vendite e sia negli utili mentre alcuni concorrenti come Sears, JC Penney e Hudson’s Bay hanno, viceversa, continuato a perdere redditività. Tra le strategie vincenti anche quella di riformulare l’offerta dei prodotti, puntando su quelli che garantiscono margini più elevati, e di investire sul canale online. Macy’s, il più grande operatore al mondo nel suo settore per fatturato, ha attribuito la buona performance del primo semestre anche a “una disciplinata gestione dell’inventario, che ci consente di offrire ai clienti più moda e novità, aumentando le vendite e migliorando il margine lordo”. Per Kohl’s il business delle calzature è stato un driver di crescita importante, contribuendo agli ottimi risultati ottenuti dal segmento fashion. In ombra troviamo Sears (oltre 850 negozi) che ha registrato un crollo del fatturato del 28% e perdite di circa 800 milioni di euro. JC Penney è riuscito a contenere il calo, mentre Hudson’s Bay ha subito un leggero calo delle vendite, ma ha visto crescere le perdite. Per loro, il secondo semestre 2018 sarà decisivo. (mv)

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