UK, un’acquisizione tira l’altra: dopo 10 mesi Jones Bootmaker cambia di nuovo proprietà

Pavers Limited ha confermato l’acquisizione di Jones Bootmaker da Endless. L’accordo comprende 42 dei 47 negozi Jones Bootmaker, il sito jonesbootmaker.com e il marchio Jones, salvaguardando così 389 posti di lavoro. Sono esclusi dall’accordo la sede centrale (50 posti di lavoro) e cinque negozi (36 addetti). “Nonostante i notevoli investimenti e gli sforzi, le recenti sfavorevoli condizioni del retail hanno fatto sì che l’azienda Jones non potesse essere trasformata e doveva far parte di un gruppo più ampio” ha affermato in una nota Endless che aveva acquistato l’insegna britannica la scorsa primavera per 11 milioni di sterline (12,3 milioni di euro al cambio attule) dal private equity Alteri. “Il nostro piano è quello di far crescere e sviluppare il marchio e il prodotto Jones Bootmaker come un’offerta distinta, separata dall’attuale attività di vendita al dettaglio. Riteniamo che il marchio Jones abbia un futuro entusiasmante e desideriamo investire in questo” è stato il commento di Stuart Paver, ad di Pavers. Le difficoltà delle vendite di accessori nel Regno Unito sono emerse da un report GlobalData secondo il quale 4 milioni di consumatori britannici hanno smesso di acquistare accessori moda nel 2017, il che equivale a minori entrate per 390 milioni di sterline (436 milioni di euro). La spesa media pro capite è di 98 sterline (110 euro), in calo dello 0,8% nel 2017. Le prospettive però sarebbero buone. Lo studio prevede che la spesa per consumi nel Regno Unito per gli accessori di moda crescerà dello 0,3% nei prossimi cinque grazie ai segmenti lusso e premium trainati dallo shopping straniero mentre gli altri segmenti risentono del calo della disponibilità dei consumatori britannici. E meglio gli accessori femminili rispetto ai maschili. (mv)

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