USA, 2 mesi per salvare Barneys: se lo comprasse Farfetch?

Barney rischia il crac

Barneys New York ha tempo fino al 24 ottobre per trovare un acquirente ed evitare la liquidazione. La catena di lusso newyorkese ha fatto ricorso al Chapter 11 a causa di un evidente dissesto finanziario. Nel frattempo, ha ottenuto un prestito last minute di 75 milioni di dollari per proseguire le sue attività fino al 24 ottobre. Cosa che non impedirà, però, la chiusura di 15 dei suoi 22 negozi. Lanciati nel 1923, i grandi magazzini Barneys furono i primi a presentare Giorgio Armani negli USA. Ora sono stritolati dal caro affitti, dalle vendite online e, più in generale, delle modificate abitudini di acquisto dei consumatori.

L’interesse di Farfetch
Prima di arrivare alla soglia del crac, Barneys ha tentato di trovare un acquirente. Ha ricevuto l’interesse di alcuni potenziali soggetti, tra cui Farfetch (che da pochi giorni ha acquisito il gruppo milanese NGG, titolare, tra gli altrri, anche di Off-White), secondo quanto riferito da CNBC. Ora occorrerà vedere se l’interesse si concretizzerà con questa nuova situazione. Secondo il vicepresidente esecutivo Katherine Bahamonde Monasebian, “con un ingombro ridotto e una struttura operativa più sana per costruire una forte cache del marchio, Barneys sarà estremamente ben posizionato per resistere alla tempesta”.

Un modello superato?
I grandi mall rappresentano, ormai, un modello di business superato? “Non credo” – replica Monasebian a RetailDive -. Penso che i mall e le grandi insegne si stiano reinventando per essere più orientati sull’esperienza, più incentrati verso il cliente. La nostra intenzione è uscire da questa situazione affidandoci a un partner molto forte e focalizzato sul digitale”. I piani futuri includono cibo, intrattenimento e esperienze. Barneys impiega circa 2.300 persone, di cui 200 part-time. (mv)

Foto Shutterstock

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