USA, nuova proprietà salva Lord & Taylor, Forever 21 rischia

Si delinea il futuro di due brand statunitensi. Mentre Lord & Taylor evita il peggio grazie a un passaggio di proprietà, per Forever 21 si fa nera: Chapter 11 in vista.

Le Tote salva Lord & Taylor
Le Tote
, società di San Francisco specializzata nel noleggio di abbigliamento in abbonamento, ha rilevato da Hudson’s Bay il marchio Lord & Taylor per circa 68 milioni di euro, da versare cash al momento della compravendita, più altri 22,5 milioni di euro pagabili in contanti tra due anni. Le Tote otterrà il marchio Lord & Taylor e la relativa proprietà intellettuale, la gestione dei 38 negozi, i canali digitali e il magazzino. Hudson’s Bay otterrà, inoltre, una partecipazione azionaria in Le Tote, due membri nel suo board e “alcuni diritti come azionista di minoranza”. Secondo RetailDive la società madre Hudson’s Bay ha trascurato Lord & Taylor perché impegnata (anche finanziariamente) sul grande magazzino americano Saks Fifth Avenue. La collaborazione che si è costituita tra le due imprese è una novità nel settore della moda e c’è curiosità per vedere se funzionerà o no.

I problemi di Forever 21
Diversa la situazione dei grandi magazzini di fast fashion per adolescenti Forever 21, candidati ad essere la prossima vittima del retail apocalypse americano. Forever 21 è stata fondata nel 1984 ed è ancora di proprietà dei suoi fondatori, Do Won e Jin Sook Chang, marito e moglie, e dispone di oltre 800 negozi in 57 paesi. La società si sta preparando per una possibile richiesta del Chapter 11, secondo un report di Bloomberg, che citava fonti anonime, mentre CNBC ha riferito che Forever 21 stava anche valutando la possibilità del fallimento. Il rivenditore ha cercato di ottenere finanziamenti aggiuntivi e ha lavorato da giugno con i consulenti nel tentativo di ristrutturare il proprio debito, ma i risultati dei negoziati con i potenziali finanziatori non sono stati positivi. Secondo le ricostruzioni di Bloomberg, perché i proprietari non intendono rinunciare al controllo del marchio. Con il Chapter 11, il gruppo sarebbe in grado di chiudere negozi non redditizi e ricapitalizzare l’attività. Nell’ultimo anno Forever 21 ha chiuso il suo portale e-commerce per la Cina, alcuni mesi dopo aver chiuso anche negozi a Taiwan e in Francia. (mv)

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