Partono oggi i saldi estivi, anticipati nei giorni scorsi da una pioggia di polemiche. Per Confesercenti gli sconti saranno del 30-40% mentre UNC (Unione Nazionale Consumatori) sostiene che storicamente lo sconto reale non ha mai superato il 25% “con la sola eccezione del gennaio 2015, quando per la voce indumenti si è arrivati al 25,4%, le calzature furono scontate del 23,6% e l’abbigliamento del 23,4%”. Per quest’anno, invece, secondo UNC, i ribassi dovrebbero aggirarsi attorno al 21% per l’abbigliamento e al 20% per le calzature. I dati di Confesercenti però sono stati avallati dal Codacons. Un’altra discordanza è sulla previsione di spesa media. Secondo il sondaggio effettuato da Fismo Confesercenti ci sarà una spesa media procapite di 165 euro mentre per Confcommercio si arriverà a 98 euro (227 euro per famiglia). Il tutto tra enormi differenze territoriali. Per il Codacons “Le vendite non decolleranno, a causa di una generalizzata diffidenza da parte delle famiglie che inciderà sulla propensione all’acquisto. Prevediamo una buona affluenza nei primi giorni, ma sul lungo periodo le vendite deluderanno le aspettative con una contrazione del 5% sul 2017. Solo gli outlet e le boutique del lusso registreranno da subito numeri positivi e presenze massicce, merito soprattutto dei turisti stranieri, in primis giapponesi, cinesi e russi”. I saldi sono molto attesi dai negozianti che ci arrivano dopo le deboli vendite registrate nei mesi scorsi, non solo in Italia ma anche in Europa. Le vendite di prodotti tessili, abbigliamento e calzature nell’Unione Europea sono diminuite dello 0,5% a maggio rispetto allo stesso mese del 2017, dice Eurostat che aveva registrato il +2,9% ad aprile. (mv)
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