Chiusura “giovane” (con polemica), ieri, per Milano Fashion Week; apertura, oggi, per le sfilate di Parigi (con tanti i debutti eccellenti)

Si è chiuso ieri il sipario sulle sfilate milanesi con un’ultima giornata dedicata ai giovani e un confermato trionfo delle griffe che hanno sfilato dal 21 al 26 settembre. Il lusso è ancora l’elemento trainante e i materiali si sovrappongono con estro e molta ricerca, mixando ultraeleganza e sportivo, con un grande utilizzo di pelle. Perplessità, intanto, della stampa specializzata sul format di una Fashion Week che chiude senza grandi nomi: per l’ultimo giorno, dove non è stata protagonista la consuetudinaria sfilata Armani, il pubblico si è assottigliato, perdendo i pezzi pregiati internazionali e concentrandosi intorno alla rappresentanza italiana. Tornando a quanto visto in passerella, Rocco Barocco pesca dalla tradizione greco-romana per proporre nella sua passerella abiti peplo con giacche senza abbottonatura, simili a bomber, sulle quali si costruiscono lavorazioni a mosaico in pelle. Bagliori metallici e scintillanti sui défilé di Dolce e Gabbana – con un’esplosione di materiali, stili e decorazioni – e di Fendi, dove hanno brillato chiodi in pelle argentata e un trionfo di opulenza con tocchi sportivi. Lunghi cappotti in pelle dall’effetto naturale, camicie e giacche in suede sia per l’uomo che per la donna Bottega Veneta (foto a sinistra); completi attillati in pelle borchiata black and white per Richmond (foto a destra). Dsquared2 nella sua collezione Uptown/Downtown anni ’80, ispirata al binomio lusso e underground della New York di quell’epoca, propone spalline rigonfie a sbuffo addirittura in pelliccia di visone e su molti capi si nota il ritorno dell’animalier. Accostamento di pelliccia-denim da Simonetta Ravizza con gilet in patchwork animalier e vestiti in pelle monocolore oversize. Gaia Trussardi ha celebrato l’estetica della maison di famiglia partita dalla sublime lavorazione della pelle con la ricerca di una nuova armonia: su un tema elegantly pop ha proposto giubbotti oversize di pelle lucida dai colori accesi o in suede in nuances tenui e polverose. Sulla passerella di Fay invece uno stile militar-grunge con ricami floreali, sandali in cuoio, borsa piatta in pelle invecchiata con manico intercambiabile abbinati a calzoni di camoscio stretch. Chiusa la settimana milanese, oggi parte Parigi che si chiuderà il 5 ottobre, dopo 91 sfilate e una serie di attesi debutti:  Anthony Vaccarello da Yves Saint Laurent, Maria Grazia Chiuri da Dior, Bouchra Jarrar da Lanvin, Pier Paolo Piccioli “in solitaria” da Valentino. (mvg)

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