MFW: total leather per Tod’s e Bottega Veneta, Cavalli si trasforma e diventa minimal

Pellicce multicolor per Marni, abiti in pelle di pitone traforata per Salvatore Ferragamo, stivali ultra accessoriati per Versace, chiodi borchiati per Moschino, stampe comics per Prada. La pelle non è certo mancata all Milano Fashion Week (che chiude oggi). C’è però chi ha presentato due défilé dove è stata l’assoluto linguaggio d’espressione, la base dell’intera collezione: Tod’s e Bottega Veneta. Molte similitudini accomunano i due fashion show: un ricco utilizzo di frange, abbinamenti di pellami diversi, tante pelli esotiche ad impreziosire i capi, oltre che gli accessori e le calzature. Gli iconici mocassini Tod’s sono quindi sfrangiati, le gonne in cavallino, i trench in lino e pitone. Gli abiti sono invece in pelle traforata da occhielli di metallo sulla passerella di Bottega Veneta, le applicazioni arricchiscono abiti, cinture, borse e scarpe con l’utilizzo di pellami di vitello, pitone, coccodrillo. Sotto un altro punto di vista, ha lasciato il segno la sfilata di Roberto Cavalli, al ritorno dopo la ristrutturazione aziendale e il cambio della direzione artistica, passata nelle mani di Paul Surridge, subentrato a Peter Dundas. La svolta è stata radicale. La griffe ha abbandonato le stampe eccentriche e vistose per puntare su linee minimal ed essenziali. Il classico motivo zebrato è diventato elegante su trench e cappotti, come i gilet in coccodrillo e i corpetti in pelle su raffinati abiti lineari o completi dal taglio maschile, indossati con slippers dal gusto orientale.

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