Milano Fashion week: e arrivò (alla grande) il giorno della pelle. In passerella Tod’s e Bottega Veneta

E, finalmente, arrivò il giorno della pelle. Un tripudio di pelli morbide, sapientemente lavorate fino a farle diventare t-shirt, gonne svolazzanti, abiti al ginocchio. Non sono scelte casuali, ma rappresenta uno statement “chiaro e forte” da parte di due brand che hanno sempre fatto della pelle il loro marchio distintivo: Tod’s e Bottega Veneta.

In casa del marchio di Diego Della Valle, lo studio creativo è tornato agli inizi della linea di prêt-à-porter, cioè ai tempi di Alessandra Facchinetti, la prima stilista a dare identità all’abbigliamento di Tod’s puntando sulla manifattura della pelle. Così l’autunno-inverno 2019/2020 è un tripudio di trench in pelle e cappotti stampa coccodrillo, t-shirt dal collo alto, camicie dal taglio maschile, gonne e bermuda. Una collezione con le infinite possibilità di utilizzo della pelle.

Da Bottega Veneta, Daniel Lee, al suo debutto in passerella, porta in scena una collezione uomo e donna sensuale e dark, dove la pelle è protagonista e fa dialogare vecchio e nuovo con un linguaggio armonico. Lee sceglie di parlare ai Millennials con pantaloni da biker, capispalla come mantelle e cappe di pelle scura, abiti in pelle nera da portare con minibag e ballerine in pelle trapuntata.

Tanta pelle anche da Sportmax che la usa come materiale principe per i trench, i pantaloni e le gonne al ginocchio, mentre Etro porta in passerella maxiaccessori come valigie dal sapore vintage accoppiate a piccole borse a tracolla.

Domani sarà la volta degli show di Salvatore Ferragamo, Roberto Cavalli, Missoni, Agnona e Giorgio Armani, mentre domenica e lunedì sono in programma le sfilate dei giovani.

Nella foto, da sinistra: Tod’s, Bottega Veneta, Sportmax.

 

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