Milano, Parigi, Londra, New York e il futuro delle sfilate

Milano, Parigi, Londra, New York e il futuro delle sfilate

Così vicini, così lontani. Vicini nell’accogliere (e interpretare), il modello phygital nelle sfilate. Lontani nella separazione (o meno) delle sfilate maschili da quelle femminili. I big 4 delle fashion week si sono interrogati sul futuro delle sfilate in un talk organizzato da Launchmetrics. Protagonisti, quindi, Steven Kolb per New York, Pascal Morand per Parigi, Caroline Rush per Londra e Carlo Capasa per Milano.

Il futuro delle sfilate

Parigi e Milano, le manifestazioni di maggior successo e dove il menswear ha mercato, hanno intenzione di mantenere separate le sfilate maschili da quelle femminili. Mentre Londra e New York puntano a sfilate uniche. Secondo quanto riporta WWD, Capasa ha dichiarato che è stato importante tenere separati i mercati (“i marchi ce lo richiedono”) anche se presentare il maschile durante una fashion week femminile è possibile. Rush (Londra) ha sostenuto il concetto dell’inclusività e del genderless: “Mantenerle separate significa pensarla all’antica”, ha detto. Per Morand (Parigi) fashion week vincente non si cambia. Mentre per Kolb (New York), non avendo “una settimana della moda maschile ben consolidata, l’idea di combinare le sfilate maschili con quelle femminili… ha senso”.

 

 

Phygital forever

Lo stesso Kolb si è mostrato fiducioso che, nonostante lo sconvolgimento generato dalla pandemia, le fashion week sopravvivranno. Ma lo faranno implementando il digitale che ha portato una “creatività aumentata”, come l’ha definita Morand . Il quale ha proseguito spiegando che “il formato precedente è passé, ma allo stesso tempo il digitale non sostituirà tutto“. La combinazione tra digitale e fisico è “difficile” secondo Kolb ed è “da migliorare” per Capasa. Il presidente di CNMI, interrogato su quanto sarà fisica e quanto digitale Milano nelle prossime edizioni ha risposto “Dipenderà dalla pandemia”. (mv)

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