Arzignano Green Land: quando l’economia circolare è un gioco (conciario) di squadra.

Un’industria orientata all’innovazione e attenta all’ambiente, capace di affrontare alcuni ostacoli da sola, ma anche e soprattutto di costruire un network con gli altri protagonisti della filiera. Un caso esemplare di condivisione collaborativa, con lo scopo di raggiungere efficaci ed efficienti risultati nel contesto dell’economia circolare. Si possono riassumere così il senso e il risultato di Arzignano Green Land, evento inserito nel Festival della Green Economy (organizzato da Fondazione Symbola) della scorsa settimana. Oltre 160 tra dottorandi, ricercatori e professori di alcune università italiane, mercoledì scorso (14 marzo) hanno avuto l’occasione di scoprire direttamente in azienda la virtù circolare del comparto conciario di Arzignano. Quattro le visite per altrettante presentazioni di case history: Gruppo Dani, Samia, Ilsa e Acque del Chiampo. Il tutto arricchito dalla presentazione, da parte di UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria), dei dati salienti pubblicati nell’ultimo, recente Rapporto di Sostenibilità settoriale. Un’occasione importante. Un obiettivo centrato.

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