Innovazione e impronta sostenibile: Ferragamo inaugura il “centro artigianale d’avanguardia”

Un nuovo laboratorio dove 20 artigiani si affiancheranno a maestri pellettieri di lunga esperienza e dove sviluppare nuove soluzioni per una produzione moda ecosostenibile. È questo il nuovo progetto di Salvatore Ferragamo, che nei giorni scorsi ha inaugurato nel polo di Osmannoro (nel comune di Sesto Fiorentino) “un centro artigianale d’avanguardia – come precisa una nota della società – che offrirà ulteriori opportunità per lo sviluppo di nuovi prodotti grazie alla possibilità di testare materiali innovativi e migliorare la qualità e l’efficienza dei vari processi di sviluppo”. Un laboratorio di modelleria e prototipia per i prodotti di pelletteria, su un’area di circa 1.200 metri quadrati, dove si produce e si fa ricerca su stili e materiali. L’idea è quella di creare un luogo di trasmissione del know how dell’artigianalità Ferragamo con macchinari che sviluppino processi produttivi più efficienti, utilizzando materiali ecosostenibili insieme a soluzioni di risparmio energetico, come illuminazione al Led e impianti fotovoltaici. Nella manifattura di Osmannoro nel 2015 Ferragamo ha riunito i suoi precedenti siti produttivi, abbattendo le emissioni di CO2 generate dalla necessità di connetterli: il sito ha ricevuto la certificazione di sostenibilità Leed Platinum, la stessa che punta a ottenere per il nuovo polo logistico, che sarà realizzato nel 2018 con un magazzino automatizzato (progetto lanciato nel 2014 con un investimento stimato in 40 milioni). Anche l’accordo firmato nei mesi scorsi con Ups ha l’obiettivo di rendere più sostenibile la logistica, compensando le emissioni generate dalle spedizioni dei prodotti ordinati via e-commerce in Europa e negli Stati Uniti.

 

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