La seconda vita degli scarti della produzione conciaria. Ci pensano gli studenti del Modartech di Pontedera

All’istituto Modartech di Pontedera non si butta via niente. Gli studenti dei corsi di moda, design e comunicazione della scuola pisana hanno infatti realizzato una serie di capi d’abbigliamento e accessori utilizzando residui della produzione industriale, tra cui anche scarti della lavorazione conciaria. I pezzi sono stati realizzati nell’ambito del progetto “Sustainable vision” e saranno presentati nel corso dell’appuntamento Modartech Fashion Show, evento di fine anno durante il quale le creazioni degli studenti sfileranno in passerella. A concentrarsi sul riutilizzo della pelle sono stati gli studenti del terzo anno del corso in design e progettazione della moda, i quali hanno realizzato capi in pelle conciata al vegetale, valorizzati con cuciture fatte a mano, sfruttando quindi materiale di scarto che solitamente finisce in discarica. A questo specifico progetto hanno collaborato anche gli studenti di “Fare Moda”, figure specialistiche nell’ambito della produzione di capi in tessuto e pelle. A rendere possibile l’intera iniziativa è stato il contributo delle numerose aziende locali che l’hanno sostenuta fornendo il materiale e mettendo a disposizione degli studenti alcuni macchinari: Pelletterie Toscane, Confezione Remy, Git, Industrie Pellami, Sardelli Rinaldo Modelleria, Italtessil, Euromaglia, Eurostick, Lamintess, Ditta Giovanni Lanfranchi, Maeko, Tessilbiella, Teb Tessile Ecologico Biologico, Elevent, MB Vision, Circolo Fotografico L’Occhio Sensibile, Renè Olivier. Mentre a collaborare al progetto sono stati il Comune di Pontedera, Scart, Waste Recycling, Ecofor, Esanastri, Polo Ambientale e la fondazione Piaggio, che ospiterà l’evento, con il patrocinio della Camera nazionale della Moda italiana.

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