UNIC rilancia sull’UE: “Una sede dove si giocano le sfide future”

UNIC rilancia sull’UE: “Una sede dove si giocano le sfide future”

L’esperienza dell’EUDR, che tante energie e sforzi di mediazione ha richiesto senza che si sia ancora addivenuti a una soluzione soddisfacente per la concia italiana, è stata determinante. Se è a Bruxelles che si giocano le sfide future, come un regolamento condivisibile negli obiettivi di contrasto alla deforestazione ma non nel modo in cui coinvolge la pelle bovina, è su Bruxelles che bisogna investire. “È per questo motivo che ho fortemente voluto l’istituzione di un presidio molto più importante per Cotance – ha detto Fabrizio Nuti, presidente di UNIC – Concerie Italiane, durante l’assemblea generale del primo luglio (in foto) –. Vogliamo che diventi il riferimento delle associazioni del prodotto in pelle e dei prodotti naturali come il cashmere e la lana, coi quali condividiamo problemi comuni”.

La battaglia dell’EUDR

L’assemblea di UNIC è stata occasione per riepilogare le attività dell’associazione in una congiuntura tanto complessa. A proposito delle relazioni internazionali e delle urgenze industriali, parlare di UE è stato inevitabile. “Negli ultimi 4 anni le mie energie sono state assorbite dal contrastare il provvedimento. Senza l’esclusione della pelle bovina – sono le parole di Nuti – o perlomeno una sostanziale semplificazione degli oneri burocratici, l’EUDR avrà effetti devastanti sul nostro settore”.

Le attività

Dal 2021 l’ufficio di presidenza di UNIC ha scritto lettere. Nonché incontrato europarlamentari ed esponenti di tutte le forze politiche, e poi funzionari, tecnici, lobbisti. Sono state sollecitate diverse interrogazioni parlamentari a Bruxelles. L’associazione ha incaricato studi legali specializzati, organizzato 18 seminari e webinar, inviato oltre 120 comunicazioni ai politici e oltre 50 alle aziende associate. Un’attività incessante e senza requie. “Il 3 giugno al Parlamento Europeo abbiamo presentato lo studio della Scuola Superiore Sant’Anna che dimostra come la pelle non sia un driver della deforestazione – ha raccontato Nuti –. Il 16 giugno ho incontrato il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, che il giorno stesso ha scritto alla presidente Ursula Von der Leyen e al Commissario al Commercio Šefčovič”.

 

 

Le sfide future passano da Bruxelles

Proprio perché non si ripetano incidenti del genere (regolamenti scritti male e su premesse sballate) che la pelle italiana investe su una nuova e più funzionale sede a Bruxelles. “Dobbiamo restare vigili e conoscere le intenzioni dei nostri rappresentanti in anticipo. Così da poterli guidare – prosegue il presidente UNIC –, ovviamente con tutti gli strumenti assolutamente trasparenti a disposizione, verso provvedimenti che non mettano a rischio la nostra stessa sopravvivenza. Voglio essere chiaro: noi non siamo contro le azioni di contrasto alla deforestazione, o contro i regolamenti a tutela dell’ambiente, della salute, della sicurezza, ma non vogliamo essere accusati di colpe che non abbiamo”.

Il mondo che ci circonda

Dario Fabbri, analista geopolitico e direttore della rivista Domino, ha aiutato a comprendere meglio la Trade War trumpiana. Che non è un attacco alla globalizzazione, ma una sua ridefinizione a discapito di UE e Cina. Mentre Federico Brugnoli, CEO di Spin 360, ha spiegato le premesse del progetto Leather Leaders: “Un gruppo ristretto e d’eccellenza di brand e aziende fornitrici che, in una necessaria collaborazione di filiera, rediga il protocollo per il raggiungimento di obiettivi green e instauri una piattaforma di condivisione di innovazione e conoscenze”.

I saluti

Hanno partecipato all’Assemblea Giovanna Ceolini (presidente Confindustria Accessori Moda), Agostino Apolito (direttore generale Assomac) e Maurizio Maggioni (segretario nazionale UNPAC). Con loro Michele Matteoli (presidente Consorzio Conciatori Ponte a Egola), Riccardo Bandini (presidente Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno) e Roberto Giannoni (sindaco di Santa Croce sull’Arno). Hanno portato i loro saluti anche Mirko Balsemin (presidente della sezione Concia di Confindustria Vicenza) e Sonia Tosoni (segreteria di FILCTEM CGIL).

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