“Una donna può rendere migliori alcuni aspetti lavorativi”: Chiara Peloso, Officine Meccaniche Alpe

Undici anni con la valigia in mano, confrontandosi con clienti di tutto il mondo e superando la diffidenza – ma anche le discriminazioni – di alcuni uomini. Chiara Peloso oggi vive a Istanbul, in Turchia, dove gestisce la filiale di Officine Meccaniche Alpe, azienda di famiglia che opera nella costruzione di macchine per concerie.

Quali difficoltà ha incontrato?
“Il nostro settore è composto per la maggior parte da uomini e non perché la loro intelligenza spicchi di più di quella di una donna… “il famoso diritto acquisito dalla nascita”; quindi a volte è strano vedere la reazione di alcuni imprenditori di fronte ad una donna. Una domanda che spesso ho detestato è stata questa: Posso parlare con suo fratello? Suo fratello è disponibile per poter finalizzare l’acquisto? Sta a noi imporci e far capire loro, come mi è già successo, guardandoli fisso negli occhi che, no, il discorso mio caro signore, lo deve terminare con me. Questo disagio per le donne, se così lo vogliamo chiamare, non è allo stesso livello in tutti i settori. Il mio pensiero non lo posso attribuire ad ogni Paese del mondo. A mio parere è solo una questione di senso civico e di sviluppo culturale che porta le persone ad essere quelle che sono”.
Ci sono invece dei momenti in cui ha pensato che il suo essere donna fosse un elemento di forza proprio e unico?
“No, perché non penso proprio alla differenza tra i due sessi nel campo lavorativo. Invece penso che una donna possa rendere migliori alcuni aspetti lavorativi con i dettagli, con la precisione e l’amore che mette nel farlo. Invece trovo l’uomo sia migliore in altri aspetti, come la pazienza d’animo che ritengo maggiore rispetto le donne, il saper aspettare i giusti momenti, la lucidità”.

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