A parte l’online, il 2020 per Geox (-33,6%) è un anno difficile

A parte l'online, il 2020 per Geox (-33,6%) è un anno difficile

Ricavi in calo per la chiusura dei negozi. Russia e Cina in ripresa. Boom dell’e-commerce. Geox chiude un anno difficile come il 2020 con numeri in calo, per la razionalizzazione della rete distributiva e per gli effetti della pandemia.

Un anno difficile

Geox chiude il 2020 con ricavi pari a 534,9 milioni di euro. In calo, cioè, del 33,6% a cambi correnti e del 33% a cambi costanti rispetto all’anno precedente. La contrazione, spiega la società, va collegata sia alle chiusure temporanee per la pandemia, che alla razionalizzazione distributiva già avviata dal gruppo. Dal punto di vista geografico, tutte le aree hanno mostrato una contrazione. Quella maggiore riguarda il Nord America che segna -46,4% pur pesando solo per il 4,6% sui ricavi totali. Segue l’Italia, che rappresenta il 23,4%, con un -45,3%. Il resto d’Europa, principale mercato di Geox (46,8%), cala del 27,3%. Tuttavia da Est arrivano segnali positivi. Nel quarto trimestre la Russia ha fatto segnare +5% soprattutto grazie alle vendite dei negozi a gestione diretta (+13%). E la Cina che nel primo trimestre segnava -50% ha invertito la rotta andando a +4% nell’ultimo.

L’e-commerce

I diversi canali di vendita segnano ugualmente un calo generalizzato, fatta eccezione per uno. “Il business online diretto del gruppo – fanno sapere dal quartier generale di Biadene di Montebelluna – ha evidenziato una crescita rilevante nell’anno, +41% rispetto al 2019. Ha segnato +21% nel primo trimestre, +59% nel secondo e +37% nel terzo. Nel quarto riporta +44% e continua a rimanere positivo anche nelle prime settimane del 2021 (+41% da inizio anno). Questo risultato – continua Geox -, oltre a consentirci di assorbire almeno in parte il calo di fatturato, ci spinge a proseguire nella definizione di un modello di business omnicanale”.

Il commento

“Il contesto permane difficile. Vediamo i primi segnali in termini di risultati sia di business che qualitativi che affiancano la già citata ottima performance dell’online – spiega ancora Geox -. Questi primi risultati testimoniano che i consumatori iniziano a vedere dei segnali di cambiamento. Ci rendono, oltretutto, ancor più fiduciosi sulla validità del percorso intrapreso per la valorizzazione delle persone e l’attenzione al consumatore finale. Questi fattori, insieme alla trasformazione digitale del modello di business, permetteranno a Geox di tornare ad una crescita e redditività sostenibili”. (art)

Nella foto, al centro, il presidente di Geox, Mario Moretti Polegato (foto Imagoeconomica)

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