L’arte si fa in pelle: Simone Tops, dai musei agli accessori

L'arte si fa in pelle: Simone Tops, dai musei agli accessori

Musei chiusi. Nessuna installazione. E allora l’arte si fa in pelle. Simone Tops è un’artista australiana che ha esposto al Monash University Museum of Art (MUMA), all’Australian Centre for Contemporary Art e alla RMIT Gallery di Melbourn. Ma non ha voluto cedere alle conseguenze di CRV sul suo lavoro. Così, ha continuato a seguire la propria musa avventurandosi nella lavorazione della pelle. Una passione che ha dato vita a un marchio, a una collezione di calzaturee a una prossima linea di borse.

Musei chiusi

Insieme a CRV, in tutto il mondo è arrivato, a ritmi alterni e con modalità differenti, anche il lockdown. Un po’ alla volta hanno chiuso praticamente tutte le attività, compresi gli spazi culturali come i musei. Un duro colpo per gli artisti che vi espongono come Simone Tops. “Non mi piace vedere il nostro settore trattato come se conducesse a percorsi di carriera illegittimi – spiega l’artista australiana a theage.com.au che racconta la sua storia -. Il paradigma del lavoratore a tempo pieno è finito ed è tempo che il governo sia flessibile rispetto ai modi in cui i creativi hanno vissuto per secoli”.

L’arte si fa in pelle

Di fronte a tutte queste nuove difficoltà, Tops ha riadattato la propria ispirazione alla pelletteria. Con la compagna di studi Claire Bestha sviluppato una linea di pantofole e sandali di lusso in pellee dato vita al marchio In Haus Projects. Un primo passo verso una nuova carriera? Può essere. Nell’aria c’è, infatti una collezione di borse in pelle.

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