Birkenstock vince perché sa rimanere in viaggio, da ferma

Birkenstock vince perché sa rimanere in viaggio, da ferma

Nel 2020 dovrebbe crescere, malgrado il coronavirus. Nei momenti peggiori della pandemia ha avuto pochi crucci: uno di questi era mettere al sicuro l’approvvigionamento di pelli italiane. Birkenstock sa sempre come stupire. Soprattutto, Birkenstock vince. Perché, come spieghiamo ne La Conceria n. 10, il suo modello di business è unico: parafrasando Jamiroquai, il brand sa rimanere in viaggio, pur restando fermo.

Birkenstock vince

Insomma, il contesto è quello che conosciamo. Il flagello del virus condiziona quotidianità e prospettive della popolazione globale. Tra le vittime della congiuntura ci sono, ça va sans dire, l’orientamento al consumo di prodotti moda e le attività delle filiere che questi prodotti propongono sul mercato. A settembre il fashion system internazionale si è raccolto per la giostra delle sfilate di Parigi, Milano, Londra e New York. Ancor di più, è planato (secondo le modalità possibili per lo stato d’allerta sanitaria) a Milano per le fiere. In queste occasioni ha cercato, ed è il focus del magazine di ottobre, gli Spiragli di Stile per uscire dall’impasse. È in questo frangente, dunque, che il modello di Birkenstock spicca ancora di più. Perché i tedeschi hanno fatto, nella loro secolare storia, sfoggio di una capacità di resilienza più unica che rara.

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