Buttero investe nella formazione e in un nuovo capannone green

Buttero investe nella formazione e in un nuovo capannone green

Calzatura che guarda al futuro. Buttero ha sempre investito nella formazione. Questa volta ha aperto le sue porte (virtualmente) a 270 giovani per aiutarli nella scelta dell’università. Il calzaturificio di Stabbia (Cerreto Guidi, Firenze) ha da poco partecipato al progetto della Regione Toscana “Orienta il tuo futuro”. L’iniziativa ha l’obiettivo, appunto, di orientare i ragazzi delle scuole superiori alla scelta degli indirizzi universitari in stretta connessione con i distretti strategici regionali. Buttero, azienda familiare nata nel 1974 e brand di calzature conosciuto in tutto il mondo, è stato selezionato per rappresentare a livello regionale il settore moda.

Nella formazione

Abbiamo tenuto un webinar in diretta dall’azienda con 270 ragazzi – racconta Luca Sani, titolare di Buttero -. Ho partecipato insieme a mio padre Mauro, fondatore dell’azienda e formatore da molti anni, e mia figlia Giulia, brand manager”. Un interessante confronto con tre generazioni diverse di calzaturieri che i giovani hanno interrogato, ponendo domande sul settore. “Questo è stato il primo dei cinque webinar previsti dal progetto Orienta il tuo futuro – ha spiegato Sani – Cinque interventi di cinque aziende, per spiegare ai ragazzi le principali direzioni da poter intraprendere in Toscana”.

Manualità e digitalizzazione

Il futuro non si può rimandare”. È questa la mission di Buttero. “Nel webinar abbiamo proposto un’esperienza che sta tra la manualità e la digitalizzazione – ha raccontato l’imprenditore – . Noi questa duplicità ce l’abbiamo in azienda e questa è la strada da percorrere per la calzatura”. L’azienda si sta infatti muovendo verso un ammodernamento del proprio sistema interno.

Ampliamento in corso

Stiamo facendo un ampliamento a indirizzo sostenibile – illustra Sani – . Abbiamo acquisito un capannone adiacente al nostro stabilimento per raddoppiare la logistica. Spostiamo la parte del semilavorato, rialziamo le lavorazioni e realizziamo un magazzino direct-to-consumer per la vendita su marketplace internazionali. Questo è il futuro e, anche se siamo un’azienda piccola e gli investimenti possono spaventare, dobbiamo passare dall’azione diretta”. La tendenza, anche per i grandi brand, è quella di avere monomarca (sia retail che online) e saltare il wholesale per distribuire tramite piattaforme digitali. “Sta cambiando lo scenario della moda e bisogna starci dentro”. (mvg)

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