Con Finarte e Big Soup anche in Italia le grandi aste di sneaker

Con Finarte e Big Soup anche in Italia le grandi aste di sneaker

Sneaker all’asta come pezzi da collezione a prezzi da capogiro. Con l’iniziativa del primo giugno organizzata da Finarte e Big Soup, negozio di resale di sneaker, approda in Italia il fenomeno delle aste per le sportive da collezione. “È un progetto nato praticamente per caso, da una consulenza che Finarte ci ha chiesto- spiega Stefano Paolini, uno dei titolari di Big Soup, a Repubblica -. Tutte le scarpe provengono dalla nostra collezione, sono autentiche e garantite. È il segnale che anche in Italia le sneaker sono sempre più vicine all’alta moda e al mondo dell’arte“.

L’iniziativa di Finarte e Big Soup

Dalle introvabili Nike Dunk SB Low Pro “Paris” Bernard Buffet, alle Air Jordan, fino ad alcune importanti collaborazioni tra cui Ben&Jerry’s, Supreme e Off-White. Oltre 60 modelli tutti “Ds”, ovvero “deadstock” (come si dice nel gergo degli appassionati), vale a dire “nuove di zecca”, mai indossate. Un elemento imprescindibile per chi colleziona modelli rari di sneaker. Sembrerà strano a chi non appartiene a questo mondo, ma queste scarpe non sono acquistate per essere indossate.

 

 

Reselling, che affare

Il mondo del reselling è letteralmente esploso negli ultimi anni. È un vero e proprio business che funziona come il commercio delle opere d’arte: si collezionano sneaker (come oggetti del desiderio) per poi rivenderle a un prezzo maggiorato. Le cifre che si raggiungono sono incredibili. Il record ad oggi imbattuto è quello battuto da Sotheby’s nel 2021 per aggiudicarsi un paio di Nike Air Yeezy 1 del rapper Kanye West: 1,8 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per una scarpa da ginnastica.

Solo pezzi unici

Il negozio romano Big Soup vende anche in retail modelli di scarpe più richiesti e recenti. Nell’asta online gestita da Finarte ci saranno solo pezzi unici o molto rari che è difficile reperire altrove. Un esempio? Le Paris del 2002 che riproducono i lavori del pittore francese Bernard Buffet. “Una scarpa incredibile che sarebbe dovuta uscire 20 anni fa in occasione di un evento – racconta Stefano Paolini a Leggo.it -. Il lancio venne poi fermato e i modelli prodotti furono distribuiti tra familiari e amici, senza finire mai sul mercato. Ne esistono solo 200 pezzi al mondo, la stima è di 80-90.000 euro, ma la base d’asta è di 50mila euro”. (mvg)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×