Il caso delle Jesus Sneaker: provocazione o (solo) marketing?

Il caso Jesus Sneaker

Il caso della settimana è, senza dubbio, questo. Ha un nome che non può evitare di suscitare attenzione: Jesus Sneaker. Al di là di qualsiasi considerazione di qualsiasi tipo, l’idea di realizzare questa particolare sneaker ha avuto un successo dirompente. Le paia disponibili erano 24. Il sold out è stato immediato. E qualcuno è arrivato a pagarle online (sul portale StockX) fino a 3.000 dollari.

L’acqua del Giordano
Che per qualcuno la sneaker sia diventata (quasi) una religione, se ne sono ormai accorti tutti. Ma pochi, pochissimi, potevano immaginare un modello con 60 cc di acqua del fiume Giordano inseriti nella camera d’aria ammortizzata. Acqua, tra l’altro, resa celeste con l’aggiunta di coloranti. Non solo: il modello ha un crocifisso sulle stringhe e, vicino alla punta, è impressa una citazione dal Vangelo: “MT 14:25” che richiama il passaggio della Bibbia in cui Gesù cammina sulle acque. E, come se non bastasse: c’è una goccia rossa sulla linguetta a simboleggiare il sangue di Cristo, le solette sono profumate di incenso e di colore rosso per richiamare il colore delle scarpe papali.

Una provocazione
“Volevamo dimostrare quanto sia diventata assurda la moda delle collaborazioni nel mondo della moda”. Così dice Daniel Greenberg, direttore commerciale dell’agenzia MSCHF di Brooklyn che ha avuto l’idea di personalizzare le Air Max 97 Nike e di venderle con lo slogan “Walk on water“. Dopo esser stata regalata a qualche youtuber e influencer, le sneaker sono state messe in vendita su StockX. Il successo è stato immediato e, come sempre in questi casi, ossessivo. MSCHF, per far fronte alla domanda, assicura che ne produrrà altre. Usciranno il secondo e il quarto martedì di ogni mese alle ore 11. Nike ha fatto sapere di non essere coinvolta nel progetto. (mv)

Immagini tratte da stockx.com

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