La scarpa italiana e Brexit: la testimonianza di Area Forte

La scarpa italiana e Brexit: la testimonianza di Area Forte

Brexit rappresenta un problema in più per i calzaturieri italiani, già sotto pressione per la situazione creata dalla pandemia. Merci ferme in dogana, tempistica incerta, maggiori adempimenti doganali e soprattutto un aumento dei costi. Una situazione che pesa in modo particolare sulle aziende che gestiscono un servizio diretto ai consumatori o arrivano al consumatore finale online. Questioni e complicazioni che emergono dalla testimonianza di Area Forte, calzaturificio di Montegranaro che vende i suoi prodotti attraverso un marketplace che ha sede in UK. Ecco la nostra intervista al titolare, Alberto Foresi.

La testimonianza di Area Forte

Qual è l’impatto di Brexit?

Si tratta di un altro problema che si aggiunge a tutta la difficile situazione che si è aggravata con la pandemia.

A livello operativo?

Maggiore burocrazia, maggiori costi. A preoccupare sono soprattutto le conseguenze per il nostro cliente che vende online.

Del tipo?

Ci ha segnalato che, dal primo gennaio 2021, le calzature made in Italy che arrivano nel Regno Unito, quando vengono esportate in Europa sono sottoposte ad un dazio del 3,2%. Dazio che non si recupera in caso di reso, così come non si recupera l’IVA. Inoltre, sono aumentati i costi e i tempi delle spedizioni. Costi fissi che, magari, incidono poco su spedizioni di centinaia di paia, ma che, invece, pesano parecchio nel caso di un singolo paio o di un singolo collo.

Le conseguenze di Brexit

Con quali conseguenze?

Che il marketplace, così come altre aziende britanniche, sta pensando di attivare un magazzino in Olanda per gestire il commercio con la UE. Con tutti i costi in più e le difficoltà del caso. A livello macro, credo sia un problema se la griffe britannica di turno, per rivendere in Europa un prodotto made in Italy, debba pagare il 3,2% in più.

Come vede il futuro?

Credo che le aziende più grandi abbiano maggiori possibilità di adeguarsi (e più velocemente) alle nuove normative e che, come al solito, le difficoltà ricadano maggiormente sulle piccole imprese. (mv)

Nella foto, un modello Area Forte (immagine tratta da areaforte.it)

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