La scarpa messicana rifiata e apre una procedura antidumping

La scarpa messicana rifiata e apre una procedura antidumping

In Messico la produzione è in ripresa, nonostante sia minacciata dall’import. “Siamo in costante recupero. Alla fine di quest’anno la produzione dovrebbe essere inferiore al 5% rispetto al 2019″, ha riferito Mauricio Battaglia, presidente CICEG, la Camera dell’Industria Calzaturiera di Guanajuato. Battaglia fa da tramite tre il Governo e il cluster calzaturiero che sta preparando la documentazione per definire una procedura antidumping che quattro paia di scarpe su 10 importate.

La scarpa messicana rifiata

Dopo il forte calo dovuto alla pandemia e all’apprezzamento della moneta locale, il settore calzaturiero è in ripresa. Questo consentirà alla produzione del distretto del Guanajuato di avvicinarsi ai livelli prepandemia. Secondo le stime del presidente CICEG, alla fine del 2023 la produzione si attesterà sotto i livelli del 2019 del 5% (fonte cueroamerica.com).

 

 

Una procedura antidumping

Il settore calzaturiero, però, è fortemente preoccupato per la crescita delle importazioni. Molte delle quali, secondo i messicani, nascondono la pratica del dumping. Secondo i dati CICEG, nel primo semestre 2023, l’import è aumentata del 14,43%. Non è un caso, dunque, che il distretto calzaturiero di Guanajuato stia preparando la documentazione per avviare una procedura antidumping contro le scarpe che entrano nel Paese sottocosto. Sotto accusa ci sono anche le vendite online, poco regolamentate e con player che pagano tasse molto basse e dominano il mercato. (mv)

 

 

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