Marino Fabiani ci racconta perché ha accettato la sfida dei talk

Marino Fabiani ci racconta perché ha accettato la sfida dei talk

Marino Fabiani lo ammette: “Non ero pronto a parlare né con Carlo Calenda e né con Bruno Tabacci”. Ma, quando sui media nazionali è divampato il dibattito sulle relazioni commerciali tra le imprese italiane e il mercato russo, ha capito che non poteva sottrarsi alla sfida dei talk. “Ero chiaramente consapevole che le mie parole sarebbero state ascoltate da tanta gente – ci racconta dalle colonne de La Conceria n. 6 –, così come sentivo il peso della responsabilità. Ma non pensavo a chi avrebbe potuto giudicare male me e le mie dichiarazioni. Volevo solo far capire la situazione di estrema difficoltà degli imprenditori del settore che, come me, realizzano gran parte del fatturato in Russia”.

 

 

Non solo la sfida dei talk

Il titolo de La Conceria n. 6 è “Di cosa siamo responsabili (e di cosa no)”. E partiamo dallo scenario scaturito dalla guerra in Ucraina per spiegare come le imprese artigiane della moda si trovino ad affrontare uno scenario assolutamente inedito. L’intervista integrale a Marino Fabiani è fruibile sul mensile, in abbonamento: con lui parliamo dell’inedita esposizione mediatica, e delle conseguenze anche spiacevoli, che hanno avuto le imprese, specie a cavallo dell’Obuv di Mosca. Ma sul magazine troverete molto di più.

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In foto, Marino Fabiani ospite di La7

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