NiRa Rubens, la sneaker dipinta a mano che interagisce con la pelle

NiRa Rubens, la sneaker dipinta a mano che interagisce con la pelle

Una sneaker dipinta a mano da artiste formate nelle scuole d’arte e restauro di Venezia e della Riviera del Brenta. È la particolarità che contraddistingue NiRa Rubens, marchio di calzature sportive prodotto e distribuito da Panta Rei (Noventa Padovana). Il progetto è nato nel 2016 dalla passione per l’arte della coppia Ramon Gobbo (manager con esperienza nella scarpa e nell’abbigliamento) e Nicoletta Giacon. Non a caso, il suo nome è composto dalle iniziali dei fondatori (NiRa), ma omaggia Rubens, celebre pittore fiammingo. Ecco la nostra intervista a Nicoletta Giacon.

La sneaker dipinta a mano

Qual è la vostra attuale situazione congiunturale?

Siamo in crescita. Durante la pandemia non ci siamo fermati, grazie anche all’e-commerce che abbiamo lanciato due anni fa e che ora genera il 15% dei nostri ricavi.

La vostra proposta di sneaker dipinte a mano, quindi, funziona…

Siamo piccoli e quindi flessibili, ma puntiamo a essere iconici. Ci distingue il fatto che dipingiamo anche il fondo della scarpa, garanzia del “fatto a mano”. Ci piace l’arte e abbiamo trovato il modo di applicarla alla calzatura. In azienda ci sono 7 ragazze che dipingono a mano tutte le sneaker della nostra produzione e questo rende ogni paio di scarpe diverso dall’altro. Unicità e originalità tutelata dal deposito di Design di Modello Internazionale presso EUIPO. Con la stessa tecnica proponiamo anche borse che completano la nostra offerta.

 

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Il fattore distributivo

Come siete distribuiti?

Siamo presenti in circa 200 punti vendita. L’export vale il 15% del fatturato. I mercati principali sono Russia, Belgio, Germania e Stati Uniti.

Nessun negozio monomarca?

Per il momento no. Vedremo in futuro…

Lo sviluppo produttivo

La produzione dove si svolge?

Produciamo da 40.000 a 50.000 paia di scarpe l’anno, metà in Portogallo e metà in Italia. I pellami, invece, sono tutti italiani.

Siete un’azienda “a trazione femminile”, vero?

Sì. In totale siamo in 15 e ci sono solo 2 uomini.

Interagire con la pelle

Il ricambio di chi dipinge a mano rappresenta un problema?

Al momento no. Le nostre collaboratrici sono giovani e appassionate. Alcune sono restauratrici, altre sono decoratrici uscite dall’Accademia di Belle Arti di Venezia. Devo dire che una ragazza impiega da 1 a 3 anni prima di poter svolgere tutte le operazioni necessarie. Ci sono i decori meno complicati e quelli dove invece occorrono più esperienza e maggiore capacità.

Date del “tu” alla pelle…

Molte imprese usano la pelle: noi interagiamo con essa. (mv)

Immagini tratte da nirarubens.com

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