San Mauro Pascoli, la scarpa ancora lontana dai livelli pre-Covid

San Mauro Pascoli, la scarpa ancora lontana dai livelli pre-Covid

Riparte, ma con andamento lento. La scarpa del distretto di San Mauro Pascoli è ancora lontana dai livelli pre-Covid. Lo dicono i dati del Monitor Intesa San Paolo e quelli della Camera di Commercio della Romagna sull’export dei primi sei mesi. I numeri riportano il +32,5% su base annua, ma il -27,2% sullo stesso periodo del 2019.

Il parere di Federmoda Forlì-Cesena

A confermare che la scarpa è lontana dai livelli pre-Covid è Gessica Lombardi, neopresidente di CNA Federmoda di Forlì-Cesena, nonché referente a livello regionale. “Rispetto allo scorso anno le cose vanno decisamente meglio, tuttavia siamo ancora indietro sul 2019 – spiega Lombardi–. L’impressione che emerge anche nel confronto con i brand del lusso con cui lavoriamo è quella di altri sei mesi ancora lenti. Dopodiché prevediamo una ripresa nel 2022. Quello che ci conforta è il clima di fiducia che si respira: un anno fa non era così”.

Mercati Cina e USA in ripresa

Riguardo alle aree geografiche, “in ripresa è il mercato cinese, così come quello americano. Più in difficoltà è quello del Regno Unito. Perché alla situazione generale si è sommata Brexit, che ha aumentato il clima di incertezza. Lo stesso possiamo dire della Russia”.

I problemi della subfornitura

CNA associa oltre 150 imprese. E da questa prospettiva Lombardi può evidenziare un grosso problema che colpisce la subfornitura del distretto. Problema accentuato dal Covid. “I brand per cui lavoriamo ci chiedono prezzi di lavorazione difficilmente sostenibili per le nostre imprese. Il problema era già in atto, il Covid lo ha reso ancora più gravoso. Il peso di questa crisi non può essere scaricato solo sulle nostre imprese, alle prese con marginalità di guadagno ridotte al massimo”. (mv)

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