Schivato il fallimento, ora Le Soulor raddoppia la sede e assume

Schivato il fallimento, ora Le Soulor raddoppia la sede e assume

Dalla crisi al raddoppio della superficie produttiva. Il tutto in cinque anni. È la storia di rinascita di Le Soulor. Lo storico calzaturificio francese ha schivato il fallimento nel 2016, quando la nuova proprietà ha rilevato l’azienda ristrutturandola, sia nei macchinari che nei modelli proposti. Adesso si è appena impiantata in una nuova sede, più grande, dove ospita 9 nuovi dipendenti e progetta un’ulteriore espansione.

Schivato il fallimento

Le Soulor è un’azienda di calzature da montagna in pelle. Nasce nel 1925 nel Béarn, provincia della Francia sud-occidentale. Con l’arrivo del nuovo millennio, come racconta presselib.com, un po’ alla volta l’azienda ha iniziato ad avere problemi finanziari fino a correre il rischio di scomparire. Ma nel 2016 l’imprenditore Stéphane Bajenoff scopre i suoi prodotti e se ne innamora, decidendo di acquisire il calzaturificio insieme al socio Béarnais Philippe Carrouché.

Un fuoco che ardeva

“C’erano delle braci, ma abbiamo dovuto mettere più legna per riaccendere il fuoco – spiega Bajenoff con una metafora -. Questo è ciò che abbiamo fatto creando stretti legami con artigiani locali e personalizzando i nostri modelli con i nostri clienti”. I due soci rinnovano i macchinari e sviluppano modelli propri in pelle, più flessibili e colorati, destinati anche all’uso quotidiano e non solo tecnico. Affidano la produzione ad artigiani locali e anche la pelle è praticamente a chilometro zero, essendo conciata da Rémy Carriat a Espelette, fornitore anche di Lancel ed Hermès. Altre pelli arrivano da Pau e da Nicolas Degermann, un conciatore alsaziano passato di recente sotto il controllo di Chanel.

Il rilancio

Nel 2016 Le Soulor produceva 300 paia di scarpe. Nel 2020 ha raggiunto la soglia delle 2.000, mentre il fatturato ha conosciuto una crescita costante fino ai 470.000 euro che hanno permesso 9 assunzioni. Il 21 gennaio l’azienda ha spostato la produzione nell’ex caserma dei vigili del fuoco di Nay raddoppiando la superficie. Ora l’obiettivo è arrivare a 5.000 paia di scarpe prodotte entro il 2023. (art)

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