Se le sneaker sono uno dei business più redditizi c’è un perché

Se le sneaker sono uno dei business più redditizi c’è un perché

Le sneaker sono uno dei business più redditizi. E c’è un perché. Per comprare un paio di Puma Suede in Brasile si spendono 69,17 dollari, negli Stati Uniti 70 dollari, in Italia 94,92 e in Francia 118,65. Allo stesso tempo, influenza il mercato il potere di acquisto. Sulla base dei dati della Banca Mondiale, i consumatori statunitensi possono comprare un paio di Nike Air Jordan 1 spendendo solo l’1,95% del proprio salario medio mensile. I consumatori indiani, viceversa, dovrebbero spendere tutto il loro stipendio medio mensile.

Il potenziale

Il business delle sneaker ha attualmente il potenziale per raggiungere i 30 miliardi di dollari a livello globale entro il 2030. “Le sneaker sono uno dei business più redditizi – spiega a Fashion United Barbara Davidson, consumer resale team di SavingSpot –, nel settore della moda”. La pandemia ha accelerato la crescita dei mercati online, tra siti di seconda mano e quelli che vendono modelli più rari e preziosi. Non è una scoperta che gli investitori considerino le sneaker un rifugio sicuro.

Il trend giovane

SavingSpot “ha notato la tendenza della fascia demografica più giovane a spendere molto più degli acquirenti più anziani”. Ciò indipendentemente dal reddito disponibile. Aspetto molto importante è che i ragazzi “sono solo più propensi a risparmiare su tutto il resto del loro stile di vita per potersi tenere aggiornati con le tendenze delle sneaker”. Ma la posizione geografica gioca un ruolo importante in termini di accessibilità.

 

 

La forza degli statunitensi

Sulla base dei dati della Banca Mondiale, dicevamo, per gli statunitensi le Nike Air Jordan 1 costano solo l’1,95% del loro salario medio mensile. I consumatori indiani invece dovrebbero spendere il 100% del proprio reddito mensile per acquistarne un paio, indica il team di SavigSpot. Così, il Brasile ospita le Puma Suede più economiche (69,17 dollari), seguito dai 70 dollari negli USA. Francia, dove costano 118,65 dollari, e Repubblica Ceca, con 115,95 dollari, sono i Paesi dai listini più gravosi, mentre in Ucraina, Svezia, Svizzera, e Danimarca superano i 100 dollari. L’Italia è a quota 94,92 dollari, sulla fascia media che comprende molti stati europei come Spagna, Portogallo, Grecia e Belgio. (mv)

 

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