Solo la pelle è alternativa alla pelle: lo slow luxury di Nomasei

Solo la pelle è alternativa alla pelle: lo slow luxury di Nomasei

Lo slow luxury di Nomasei si fa più inclusivo. Ma non per i materiali: la pelle resta al centro perché più sostenibile dei cosiddetti materiali alternativi. Nomasei è un marchio francese con una forte connotazione italiana. Per esempio: deriva dalla lingua italiana il nome. Poi, i materiali sono italiani e anche la manifattura, affidata a un partner di Montopoli in Val d’Arno (Pisa).

Solo la pelle è alternativa alla pelle

Il concetto che ha ispirato le fondatrici, Paule Tenaillon e Marine Braquet (entrambe ex Chloé) è lo slow luxury. In altre parole: prodotti senza tempo, durevoli, sostenibili e massima trasparenza per la clientela su produzione e prezzi. All’interno di questa filosofia non trovano spazio i materiali alternativi. Lo spiegano con chiarezza online. Tre sono i motivi per cui non usano quella che in modo fuorviante e non consentito in troppi definiscono “pelle vegana”. Primo: non è un’alternativa sostenibile a lungo termine soprattutto perché nel 90% dei casi è realizzata con materiali derivati dalla plastica e dal petrolio. Secondo: la pelle è stata utilizzato per migliaia di anni perché conferisce lunga durata ai prodotti. Terzo: la cosiddetta “vegan leather” non è adatta alle calzature perché il piede non respira normalmente, suda e finisce per stare male. Chiaro e tondo.

 

 

Lo slow luxury di Nomasei

Paule Tenaillon e Marine Braquet si sono incontrate in un calzaturificio di lusso a Venezia. Nomasei deriva dall’anagramma di “mano” mentre “sei” è stato scelto “perché ogni creazione è frutto della collaborazione tra più mani e più competenze”. Nomasei punta alla sostenibilità dei propri prodotti, partendo dalla fabbrica artigianale di Montopoli che utilizza il distretto toscano per l’approvvigionamento dei materiali tra i quali cerniere riciclabili e suole biodegradabili. Anche i pellami, metal free, sono italiani: “Sappiamo da dove provengono gli animali allevati per produrre queste pelli, quali processi sono stati utilizzati in conceria e in quali condizioni queste concerie sono gestite” spiega Nomasei sul proprio portale.

Collezioni inclusive

Nomasei ha, di recente, lanciato una collezione inclusiva di stivali che si adattano a alla conformazione di qualsiasi gamba. Secondo Fashion United, ciò è possibile grazie a una fodera in cotone più elastica e a un accorgimento. Per realizzare uno stivale viene utilizzato un lungo pezzo di pelle evitando cuciture orizzontali che possono causare rigonfiamenti al ginocchio e alle cosce. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×