Sprofondo russo, rimbalzo USA: il trimestre della scarpa italiana

Sprofondo russo, rimbalzo USA: il trimestre della scarpa italiana

Sprofondo russo e magic moment negli USA. È positivo il primo trimestre 2022 della scarpa italiana, ma i venti contrari sono molti. Per esempio: la guerra, l’impennata dei costi dell’energia, nessuna riduzione significativa nei prezzi delle materie prime e i possibili focolai di Covid. Ne deriva la “forte preoccupazione” per il costante calo delle imprese del settore che, da dicembre 2021 a marzo 2022, si è concretizzato nella perdita di 36 aziende, che diventano 119 se si considerano anche i produttori di componentistica. Mentre l’aumento degli addetti (209 unità) è ben poca cosa contro i 4.300 occupati persi tra 2020 e 2021.

Il 2021

Secondo i dati diffusi nel corso dell’Assemblea Assocalzaturifici che si è svolta martedì 5 luglio 2022 a Bologna (fonte: Centro Studi Confindustria Moda), il 2021 della calzatura italiana si è chiuso con un fatturato di 12,7 miliardi di euro: +18,7% sul 2020, ma -11% sul 2019. Produzione: 148,8 milioni di paia, +13,8% sul 2020. Quasi 2 imprese su 3 hanno chiuso il 2021 con un fatturato ancora inferiore a quello 2019.

 

 

Sprofondo russo, rimbalzo USA

Nel primo trimestre 2022 l’export è salito dell’11,7% in quantità e del 21,4% in valore rispetto all’analogo periodo del 2021. Gli Stati Uniti hanno fatto registrare un incremento di valore del 70%, ben oltre i livelli 2019. Viceversa, la Russia ha fatto segnare un -20%, sia in valore che in quantità, mentre per l’Ucraina è al -48% in valore sempre sul primo trimestre 2021. Percentuali destinate a peggiorare col perdurare del conflitto. Lo dimostrano, per quanto riguarda il solo mese di aprile, le anticipazioni di Eurostat: segnalano, infatti, che le esportazioni di calzature verso Mosca hanno registrato un calo del 37% in valore e quelle verso Kiev dell’81%. Per quanto riguarda il mercato italiano, la spesa delle famiglie è salita del 15,4% in quantità e del 20,6% a valore ma la differenza con i livelli pre-pandemia è -10%.

Classifica regionale e provinciale

La classifica in valore a livello regionale vede al comando il Veneto (+10,7% la differenza tra gennaio-marzo 2022 e lo stesso periodo dell’anno scorso). A seguire Toscana (+26,6%), Lombardia (+33%) e Marche (+19%). Queste ultime, insieme alla Campania, nel trimestre non hanno raggiunto i livelli del 2019 (rispettivamente -14% e -21,5%). La graduatoria per provincia  vede primeggiare Firenze (+30,3%) seguita da Milano (+37,3%), Treviso (+16,3%) e Fermo (+16,6%). (mv)

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