Upgrading Velasca: creare un consorzio, avviare un tomaificio

Upgrading Velasca: creare un consorzio, avviare un tomaificio

Velasca è l’ultimo brand che si unisce all’elenco di chi vuole acquisire per rafforzare la propria supply chain. Per esempio, lo hanno già dichiarato OTB, Moncler e Liu Jo. Ora, Jacopo Sebastio ed Enrico Casati, fondatori del brand, pensano alla formazione di un Consorzio Velasca e vogliono “creare un nostro tomaificio”. Questo perché, sostengono, trovare fornitori all’altezza, soprattutto nella calzatura “è un compito molto complesso. Per questo ci piacerebbe avere produttori interni”. Lasciando intendere che in un futuro, forse anche vicino, ci sia la possibilità che l’azienda si doti di una struttura produttiva di proprietà.

Upgrading Velasca

Velasca prevede di superare i 20 milioni di euro di ricavi nel 2022. Erano 12,7 nel 2021. Una crescita che pone il brand davanti al problema di molti: aumentare la produzione. I migliori terzisti sono pieni di ordini e, in genere, hanno difficoltà a trovare manodopera per potersi ingrandire. “Trovare partner compatibili e all’altezza dei nostri standard non è facile”, afferma Jacopo Sebastio a L’Economia de Il Corriere della Sera. Ci piacerebbe avere dei produttori interni. Pensiamo ai servizi di orlatura, che in Italia sono sempre meno e molto costosi. Vorremmo attivare un Consorzio Velasca per gli artigiani e creare un nostro tomaificio a cui tutti i fornitori possano accedere”.

 

 

Integrare la filiera

Velasca è l’ultimo marchio che cerca di rafforzarsi nella divisione produttiva. Nelle ultime settimane anche OTB, Moncler e Liu Jo per le calzature hanno parlato di acquisizioni di aziende per poter disporre di una struttura controllata direttamente. Per non parlare degli investimenti, anche molto recenti, compiuti dai gruppi francesi del lusso e da Prada. Fino all’espansione dei poli produttivi italiani. Se c’è una prospettiva di crescita, la necessità di garantire quantità e, soprattutto, qualità dei propri prodotti è la preoccupazione numero uno. Quindi: acquisire aziende specializzate sembra la strada più semplice. E, forse, nemmeno quella più costosa visto il contesto attuale che rende difficile la vita di molte PMI della moda. (mv)

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