Addio a Cabot, la conceria francese chiude e va all’asta

Addio a Cabot, la conceria francese chiude e va all’asta

Dalla produzione per Hermès alla svendita dei macchinari. La conceria francese Cabot di Fougères chiude definitivamente i battenti dopo oltre un secolo di attività. Giovedì 24 febbraio tutti i beni mobili di proprietà della società andranno all’asta. Per esempio: scorte di pellami, attrezzature e mobili.

La conceria francese Cabot chiude

Come riporta magazine.interencheres.com, giovedì 24 febbraio la casa d’aste SCP Gauducheau Jezequel batterà 367 lotti di proprietà dell’azienda. Tra questi vi sono grandi stock di pelle lavorata. Vitelli e capretti che giacciono nei magazzini dell’azienda a Fougères. Ma a questi si aggiungono macchine da scrivere, computer, strumenti per la misurazione, mobili e scrivanie.

 

 

La storia

La conceria Cabot inizia la sua storia agli inizi del ‘900. In quell’epoca la città di Fougères vive all’ombra dei bottali e delle aziende di pelletteria e calzature. E tra le imprese più importanti c’era proprio Cabot. L’azienda crebbe rapidamente conciando vitelli, capretti e capre scamosciate che vendeva inizialmente in tutta la Francia, per poi ampliare i suoi orizzonti al resto del mondo. Come spiega Xavier Gauducheau, dell’omonima casa d’aste, “fu tra i principali esportatori di pelle in Cina“. Le sue pelli vennero scelte anche da grandi griffe, come Hermès.

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